lunedì 7 dicembre 2009

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ancora guai dal cibo in scatola

riporto dalla repubblica di oggi, perchè penso che sia molto importante e ci riguardi tutti.

http://canali.kataweb.it/kataweb-consumi/2009/12/02/bisfenolo-a-negli-alimenti-vecchie-paure-e-nuovi-pericoli/?ref=rephpsp1

SICUREZZA ALIMENTARE

Bisfenolo A negli alimenti: vecchie paure e nuovi pericoli

La sostanza chimica, presente nella plastica dei biberon, potrebbe avere ripercussioni sullo sviluppo cerebrale dei bambini. Ma non sono solo i più piccoli a essere esposti. Il Salvagente ci spiega perché
Si parla di bisfenolo A e si pensa ai biberon e all’esposizione dei bambini a questa sostanza chimica pericolosa, dimostrata essere un interferente endocrino. Vero, ma non sono solo i più piccoli a essere esposti in larga misura a questo pericolo. Il bisfenolo, utilizzato per produrre i contenitori in policarbonato per alimenti e le resine con cui sono rivestite le lattine, è praticamente “ovunque” nella nostra cucina e in grado di contaminare cibi e bevande che consumiamo quotidianamente. Il settimanale il Salvagente ha condotto un'inchiesta, che qui anticipiamo, per fare luce su questo nuovo allarme alimentare.

Vecchie paure
I primi segnali sui rischi del Bpa appaiono nel 2008. Prima il National Institute of Health (Nih) aveva dimostrato i preoccupanti effetti nocivi della sostanza, anche a dosi contenute, sullo sviluppo delle ghiandole prostatiche e mammarie dei roditori. Poi uno studio indipendente, condotto da un insieme di organizzazioni sanitarie e ambientali statunitensi e canadesi, aveva verificato il rilascio di Bpa nel latte (fino a 8 parti per miliardo) da parte dei biberon, specie se riscaldati. È da allora che questa sostanza ha destato l’attenzione delle Agenzie per la sicurezza alimentari americane ed europee. Con esiti parzialmente differenti. Il Canada ha inizialmente bandito la sostanza dagli oggetti destinati all’infanzia e poi, quest’anno, ne ha vietato l’impiego in tutti i contenitori per alimenti. La Food and Drug Administration (Fda) e l’Agenzia per la sicurezza alimentare europea (Efsa) si sono attestate, invece, su una linea più blanda: pur accettando la pericolosità della sostanza, entrambe hanno rilevato che i livelli di esposizione al bisfenolo non sono tali da preoccupare e hanno fissato la dose giornaliera tollerabile a 50 microgrammi per kg di peso corporeo.

Nuovi pericoli
Eppure il capitolo bisfenolo è tutt’altro che chiuso. Ad aprire un nuovo fronte anti-Bpa è stata, tra l’altro, una recentissima ricerca condotta da Consumer Reports, il mensile dell’Unione consumatori statunitense. La rivista ha sottoposto a test 19 alimenti in scatola (zuppe, tonno, verdure, mais, salsa di pomodoro) di alcune delle principali marche presenti sul mercato americano: Nestlé, Progresso, Campbell’s, Chef Boyardes e Del Monte. L’analisi, realizzata su tre esemplari di ciascun tipo di prodotto, era tesa a verificare i livelli di migrazione del Bpa dalla scatola al suo contenuto. I risultati sono rilevanti in quanto dimostrano l’estensione della potenziale esposizione al bisfenolo A. Secondo quanto rilevato dalla rivista americana, solo mangiando una porzione di zuppa di verdura in scatola un consumatore potrebbe ingerire circa il doppio di ciò che attualmente l’Fda considera la tipica esposizione giornaliera media. Il più alto livello di bisfenolo è stato trovato nella zuppa vegetale Progresso (da 67 a 134 microgrammi per chilo) e nei fagiolini tagliati freschi in scatola Del Monte i cui livelli di Bpa rinvenuti vanno da 35,9 a 191 microgrammi per chilo. Decisamente troppo per gli esperti scientifici dell’associazione che raccomandano addirittura un’esposizione giornaliera di 0,0024 microgrammi per kg di peso corporeo.

Questo studio, insieme ai recenti studi che hanno collegato il bisfenolo A ad anomalie riproduttive, a un elevato rischio di cancro alla prostata, al seno, al diabete e alle malattie cardiache, non hanno lasciato indifferente l’Fda che dovrebbe ripronunciarsi sull’argomento fissando i nuovi livelli massimi di esposizione al Bpa. E, proprio in questi giorni, un senatore statunitense, Charles Schumer, ha proposto una legge per bandire in tutta la nazione (gli Stati del Minnesota e della California lo hanno già fatto) l’additivo “incriminato” nei contenitori destinati ai bambini sotto i tre anni.

In Europa sono soprattutto i francesi ad alzare la voce e a tenere alta la soglia d’attenzione sul bisfenolo A. Un gruppo di esperti e scienziati che si è dato il nome di Antidote Europe ha lanciato una massiccia campagna di informazione sulla sostanza, una raccolta di firme a livello europeo e scritto una lettera al presidente del Parlamento europeo nella quale si chiede di intervenire per bloccare l’utilizzo del Bpa nella produzione di contenitori per alimenti e in particolare nei biberon. L’associazione ambientalista Réseau environnement santé, invece, ha fatto pressioni, con successo, sull’Agenzia francese per la sicurezza sanitaria degli alimenti. A ottobre l’Afssa (l'Agenzia francese per la sicurezza degli alimenti) ha riaperto il dossier bisfenolo dando incarico a un gruppo di lavoro di esaminare i nuovi studi scientifici e valutare se ci sono gli elementi per una rivalutazione della posizione dell’Agenzia. Da l’Efsa, invece, non arriva nessun segnale.

Il servizio completo e gli ulteriori approfondimenti sul numero del Salvagente in edicola da giovedì 3 dicembre



per la nostra salute, e per quella dei nostri cari, cerchiamo di non dimenticarcelo quando giriamo tra gli scaffali dei supermecati, dove fanno bella mostra di sè tutte quelle confezioni dai colori ammiccanti e ipnotici, con etichette molto promettenti...

11 commenti:

  1. grazie carissima dell' informazione io non conoscevo per niente questo pericolo..grazie un bacio!

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  2. mamma mia... è proprio vero che meno si comprano cose confezionate e meglio è... però il biberon dei bambini è tremendo!!! Guarda caso tra le marche di cui parli ci sono quelle per le quali ci sono sempre stati grandi boicottaggi (che io appoggio e seguo in pieno!!!)... grazie mille per le informazioni, è davvero importante pensare al nostro futuro!!!

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  3. grazie dell'informazione, la diffonderò anche io ;o)

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  4. Grazie di aver condiviso la notizia, neanche io conoscevo questo pericolo!

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  5. grazie andrò avanti a documentarmi
    ciao

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  6. Oddio!Grazie dell'informazione!
    Bai Bai.

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  7. chiariamo il fatto che il mio non vuole essere un creare allarmismo ad ogni costo, ma semplicemente diffondere queste informazioni perchè diventiamo tutti consumatori più responsabili.
    grazie a tutte per l'interessamento.

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  8. ciao....ti ringrazio per l'informazione
    anche se speriamo che fagiolini o zuppe preferiamo farli freschi...la cosa più allertante riguarda i biberon che prima o poi con i piccoli si usano
    adesso vengo con la richiesta, suggerimento avuto da pinar,
    potresti darmi le dosi del pisto?????
    io intanto ti ringrazio

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  9. trovata su internet ma non sperimentata:
    2 gr cannella, 2 gr chiodi di garofano, 2 gr noce moscata, tutti in polvere e miscelati insieme.

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  10. E allora Miss Lucy de Luxis, ma quando torni???
    Non dirmi che stai ancora studiando inglese?
    Ti aspetto. Wella :)

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  11. @ wella carissima,
    grazie!
    il corso è terminato ieri, è stato interessantissimo e gratificante fino all'ultimo. spero di poter cominciare il livello superiore al più presto, anche se ora ho davvero bisogno di una pausa! ;)

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