venerdì 4 settembre 2009

2

l'arrosto morto (e resuscitato)


nel senso che l'ho proprio ucciso...

come di consueto ho rosolato nella pentola a pressione l'arista di maiale, con qualche cucchiaio di olio, ci ho aggiunto uno spicchio d'aglio pelato e diviso a metà, un chiodo di garofano e una bacca di ginepro.
l'ho sfumato con mezzo bicchiere di buio, pregiatissimo carignano del sulcis, ho salato, chiuso la pentola e dal fischio ho fatto cuocere 25 minuti a fiamma bassissima.

in genere a questo punto mi basta levare l'arrosto dalla pentola, affettarlo e servirlo irrorato col suo fondo di cottura filtrato e ridotto qualche minuto a fuoco lento.

invece stavolta, all'apertura della pentola, l'arrosto si presentava con una abbronzatura( l'ottimismo...) piuttosto marcata, e pochissimo intingolo ;-(
l'ho affettato e all'interno cottura e consistenza però erano perfetti. meno male!
non mi restava che inventarmi una salsina d'accompagnamento.

in padella ho messo 200 gr di panna da cucina, un cucchiaino di curry, mezzo di curcuma, una spolverata di pepe e una di semi di coriandolo tritati. ho fatto andare a fuoco dolce qualche minuto, poi vi ho adagiato le fette di carne, e irrorato con quel pochissimo fondo di cottura filtrato. qualche minuto ancora sul fuoco, ho aggiustato di sale e pepe e impiattato.

salvataggio riuscito: ottimo!


2 commenti:

  1. Ciao! Mamma mia che goduria di piatto anche se non era come te lo immaginavi è venuto veramente bene a me pare molto appetitoso! Lo proverò e ti saprò dire (al posto di 25 minuti faccio 20!). Ti abbraccio

    RispondiElimina
  2. grazie cara,
    credo che il pezzo di carne fosse un po' più grosso e magro del solito, per questo mi ha fregato... X(

    per fortuna il risultato finale è stata una piacevole sorpresa che ha accontentato tutti ;D

    RispondiElimina

lascia la tua perla di saggezza: aggiungi un minicroissant.

Blog Widget by LinkWithin