questa non è bottarga grattugiata ma un profumatissimo e saporitissimo aroma per dolci, che è possibile ottenere pressochè gratis con le scorze delle arance biologiche. e tutto senza coloranti o conservanti.
cominciate col conservare le scorze delle arance ( lavatele e asciugatele accuratamente prima di sbucciarle) e fatele seccare vicino a una fonte di calore.
vi dico come faceva mia nonna, cosa che faccio anch'io: sbucciava l'arancia tagliando la scorza a spirale, parte bianca compresa (magari non la levava via proprio tutta, gli spicchi andavano ancora ripuliti prima di mangiarli), in modo da ottenere dei riccioli di scorza, che venivano appesi a seccare alla maniglia del forno in funzione oppure davanti al caminetto acceso.
nelle nostre case riscaldate è sufficiente tenerle qualche tempo in una ciotolina vicino al termosifone, o in forno ancora tiepido, ma spento, dopo l'uso, oppure tenetele davanti al caminetto o una stufa in funzione).
alla fine dovranno risultare talmente secche da spezzarsi con le dita, pena l'inesorabile muffa.
allora fatele a pezzi e polverizzatele con un macinino per caffè, col bimby, o il multimill del ken. deve risultare una polvere finissima, che si conserva per anni nei barattoli di vetro con tappo a capsula o ermetico.
naturalmente lo stesso procedimento si può adottare anche per le scorze di limoni, mandarini, cedri e altri agrumi.
basterà una punta di cucchiaino di questa polvere, molto usata nella preparazione dei dolci sardi, per aromatizzare un'intera torta.
cominciate col conservare le scorze delle arance ( lavatele e asciugatele accuratamente prima di sbucciarle) e fatele seccare vicino a una fonte di calore.
vi dico come faceva mia nonna, cosa che faccio anch'io: sbucciava l'arancia tagliando la scorza a spirale, parte bianca compresa (magari non la levava via proprio tutta, gli spicchi andavano ancora ripuliti prima di mangiarli), in modo da ottenere dei riccioli di scorza, che venivano appesi a seccare alla maniglia del forno in funzione oppure davanti al caminetto acceso.
nelle nostre case riscaldate è sufficiente tenerle qualche tempo in una ciotolina vicino al termosifone, o in forno ancora tiepido, ma spento, dopo l'uso, oppure tenetele davanti al caminetto o una stufa in funzione).
alla fine dovranno risultare talmente secche da spezzarsi con le dita, pena l'inesorabile muffa.
allora fatele a pezzi e polverizzatele con un macinino per caffè, col bimby, o il multimill del ken. deve risultare una polvere finissima, che si conserva per anni nei barattoli di vetro con tappo a capsula o ermetico.
naturalmente lo stesso procedimento si può adottare anche per le scorze di limoni, mandarini, cedri e altri agrumi.
basterà una punta di cucchiaino di questa polvere, molto usata nella preparazione dei dolci sardi, per aromatizzare un'intera torta.
davvero? Io non lo sapevo proprio. Ho un paio di alberi di arance... ma posso già cominciare a prepararlo secondo te? o serve la buccia cicciona dell'inverno?
RispondiEliminanon mi dire che hai le arance mature a settembre?
RispondiElimina:-o
invidia... ;)
se parli della scorza degli agrumi completamente acerbi... non so se vadano bene, sinceramente.
;)) ;)) ;))
RispondiEliminaNon lo so. eheheh
devo controllare. Ma non credo proprio siano mature. Però ci sono ancora arance sull'albero... dell'inverno scorso =))
magari si potevano usare...
quelle sicuramente, anzi, approfitta e prepara subito questo aroma antico è un ottimo ingrediente, economico ed ecologico.
RispondiEliminamiiii... sembro vanna marchi ai bei tempi!
:D
uauauauauaua vanna marchi, più che lei direi una rosanna lambertucci degli anni 80. =))
RispondiEliminaquindi vado? domani esco a vedere se ci sono arance sugli alberi (ehm non sono molto assidua....)
ti farò sapere ;)
la lambertuccia! mi è parso di vederla in tv ultimamente: ma che la scongelano senza avvisare, che poi uno si spaventa?
RispondiElimina:))
procedi pure con l'operazione scorza rinsecchita e poi fammi sapere. ;)