domenica 17 gennaio 2010

25

pane di grano duro e segale con lievito naturale, cotto nel forno a legna


ormai con la pasta madre procedo di tentativo in tentativo.
il bello del pane è che uno può veramente sbizzarrirsi a sperimentare gli accostamenti che gli frullano in testa, o semplicemente decidere di svuotare la dispensa dei diversi avanzi di farine, ed avere la gran fortuna di gustare un prodotto buono e fragrante, ancora più gustoso perchè nato dalle sue stesse mani: che soddisfazione!

avendo vicino a casa un mulino che da oltre cent'anni una volta alla settimana macina esclusivamente grano duro autoctono, il mio pallino è diventato ovviamente il pane fatto col grano duro, ma miscelato ( ed alleggerito) con altre farine.

stavolta ho utilizzato:
gr 750 farina di grano duro
gr 750 farina 0
gr 100 farina di segale
gr 335 pasta madre rinfrescata la sera precedente
gr 50 sale iodato
gr 1250 acqua tiepida

impasto alle 7 del mattino, temperatura interna 18° circa, miscelando prima le farine con l'acqua, poi aggiungendo la pasta acida e quindi il sale, lavoro il tutto per una quindicina di minuti.
faccio lievitare l'impasto per 8 h, in una ciotola coperta e avvolta da un plaid in pile.

una volta raggiunto il doppio del volume, divido l'impasto in 4 parti, faccio le pieghe, aggiusto la forma, arrotondandola con le mani ben infarinate, poi metto ogni pagnotta in uno strofinaccio insemolato.
insemolo bene tutta la pagnotta, e la trasferisco, chiusa nello strofinaccio, in una insalatiera di plastica dal fondo stretto e il bordo alto (quelle usa e getta) e lascio a rilievitare ancora un paio d'ore.
accendo il pizza party, il mio forno a legna, e lo lascio scaldare per 40 minuti: voglio il fondo bene caldo.
una volta che il fondo è in temperatura( i refrattari alla base dello sportello sono caldi ) sposto di lato le braci, piazzo lo spartifiamma e pulisco il piano di cottura, poi lascio aperto lo sportello fino a che il termostato segna 250°, per evitare che la crosta superiore del pane si bruci.

ribalto una pagnotta per volta sulla pala e inforno per un'ora ( dopo la prima mezz'ora inverto le posizioni delle pagnotte, ruotandole pure, per farle cuocere in modo uniforme ).
a cottura ultimata sforno le pagnotte e le lascio raffreddare su una gratella.
il pane è molto saporito, ha un'ottima alveolatura e consistenza. il colore appena scuro, dato dal grano duro e dalla segale, lo rende più rustico e appetitoso.

ho mangiato l'ultimo pezzo cinque giorni dopo la preparazione ed era ancora molto buono.


25 commenti:

  1. Caspita! Che bello il mulino ultracentenario, una chicca meravigliosa! Come quella del forno a legna!
    Il profumo del pane cotto nel forno a legna è unico!
    bacioni

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  2. Che pane meraviglioso, complimenti, vorrei anche io la pasta madre.
    E poi un mulino vicino casa è davvero fantastico!!
    Un abbraccio e grazie per essere passata da me ;)

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  3. Lux,
    ogni giorno che passa la mia invidia cresce!

    Devo comprare quel forno a costo di vendere la casa!

    :-D

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  4. che bello, il pane di grano duro è tr i miei preferiti... sei fortunata1

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  5. Ciao Luxus e complimenti per i bei pagnottoni. Solo in questi giorni ho iniziato a seguirti e devo dire che le tue ricette sono molto invitanti. Ho una certa passione per il cibo e per la cucina. Se qualche volta sei passato dal mio blog saprai che vivo nel bel mezzo della campagna toscana in una antica casa contadine e nel cortile c'è un vecchio forno a legna che al momento non sto utilizzando. Da ora in poi avrò più tempo e vorrei davvero sbizzarrirmi con il forno. Magari ti chiederò qualche consiglio.
    Ciao a tutti

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  6. @ pagnottella,
    certamente il profumo che si respira in panetteria è uno dei migliori auguri di buon mattino che uno possa sentire ( sarà una cosa atavica: pane = cibo di sussistenza).
    quando però il profumo del pane è quello che hai preparato con le tue mani, scegliendo le farine, impastandolo, preparando con cura il forno, dandogli le forme che più ti piacciono, ecco, allora tutto diventa quasi un rito. il pane riacquista la sua sacralità, .non si buttano via che le briciole, e rigorosamente ai passeri, in cortile.
    per quanto mi riguarda,la preparazione del pane è una delle più gratificanti di tutta la cucina.

    ...marò, si vede che m'è partito l'embolo... ;)

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  7. @ laura,
    la mia pasta madre è nata quasi casualmente, come puoi leggere qui
    http://maniinpasta.blogspot.com/2009/09/pane-nostrum-il-mio-primo-pane-con-il.html
    come vedi, tutto sta nello sperimentare.
    la mia la tengo in frigo in un contenitore chiuso, mi limito a rinfrescarla con un po' di acqua e farina la sera prima di panificare, o comunque almeno una volta la settimana.

    concordo: il mulino vicino a casa è una gran fortuna.
    passare da te è stato un piacere: spero ci incrocieremo spesso ;)

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  8. @ tlaz,
    ti assicuro che per acquistare questo forno qui forno ti basta una rata del mutuo ;)
    io ci ho pensato su un anno prima di decidermi, col senno di poi vorrei averlo fatto prima...
    quante soddisfazioni che mi regala il mio bimbo!
    :D

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  9. @ iana,
    lo ammetto senza alcuna remora :)

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  10. Ciao! ehi..ma è proprio perfetto questo paneE e chissà che profumo fragrante!
    un bacione

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  11. @ max,
    ho letto il tuo blog, con quella punta di sana invidia per il piacere dell'avventura che tu e tua moglie avete deciso di intraprendere: adoro le nuove sfide, l'adrenalina che galvanizza...
    ora mi dici che hai perfino un vecchio forno a legna. diciamo che il mio livello d'invidia rischia la zona rossa ;)
    altro che i miei tre o quattro pagnottoni per volta, in quel forno ci farai il ben di dio!
    cura la creatura, vedrai che ti darà tante soddisfazioni. nel mio piccolo sarò più che felice di darti una mano.
    ciao max, e... in bocca al lupo!

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  12. @ manu e silvia,
    profumo e sapore meravigliosi, ormai solo un ricordo però... è già tempo di reimpastare ;)
    ciao belle!

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  13. ecco, la PM è decisamente uno dei miei talloni d'achille...non c'è verso, l'avrò fatta non so quante volte e non ha mai superato i 10 giorni di vita, che rammarico...a vedere il tuo bellissimo pane però mi viene voglia di riprovarci...Bravissima!

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  14. @ cristina,
    la mia pasta madre nasce con procedura empirica e tanta botta di fondoschiena... se vuoi provare col mio sistema lo trovi qui

    http://maniinpasta.blogspot.com/2009/09/pane-nostrum-il-mio-primo-pane-con-il.html

    la mia la tengo in frigo in un contenitore chiuso, mi limito a rinfrescarla con un po' di acqua e farina la sera prima di panificare, o comunque almeno una volta la settimana.
    come vedi, niente di trascendentale, anzi, un pugno di farina e una tazzina d'acqua ogni settimana e si mantiene bella in forma ;)
    non ti arrendere, il pane che ti consentirà di realizzare ti darà grandi soddisfazioni!
    ciao!

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  15. ciao!! complimenti per questo capolavoro!

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  16. grazie federica, molto gentile!
    :-*

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  17. Che bello questo pane!!...certo che se uniamo una lievitazioe naturale con il forno a legna c'è proprio ilpane di una volta...
    come vorrei un forno a legna!!!!!

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  18. @ morena,
    grazie,sapessi che profumo!
    sicuramente il forno a legna è stato per me il più bel regalo del 2009.

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  19. Visto che mi sono appena imbattuta nella nuova avventura del lievito madre, direi che questa ricettina mi interessa parecchio. Non ho il forno a legna, ma ho la pietra refrattaria, per cui dovrò provare...

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  20. @ aiuolik,
    con la pietra refrattaria dovrebbe venirti benissimo, io col forno a gas utilizzo la leccarda in ferro smaltato arroventata e il pane viene ottimamente.
    certo,col forno a legna cambia un po' il profumo, ma sempre buono ;)

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  21. Solo una considerazione: mi resti simpatico perché chiunque fa e sa fare il pane è persona buona...come il pane. Ma per favore, abbi un po' di rispetto per gli altri: fai sparire il ghigno di quel tal Travaglio. Lo so, faccio schifo, sono uno che sta dall'altra parte; eppure io tollero e rispetto tutti. E tuttavia quello lì e il cafone molisano, quando li vedo o li sento, mi guastano la vita. Sono gli unici due per i quali trasgredisco alla mia proverbiale tolleranza. Proprio come te,presumo, che quando vedi o ascolti lo psiconano stai male, ma in fondo sei buono. Buono, appunto, come il pane...

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  22. beh, gino caro, io sono una lei, e forse non sono proprio buona come il pane...
    ma di certo la mia esistenza non la lascio guastare agli altri! :D

    però penso che la vita sia un piatto che gira: prima o poi ti arriva il conto. e sulla mia spiaggina in riva al fiume sono lì che aspetto che arrivi anche a quelli convinti di aver acquisito l'impunità...

    per il resto, massimo rispetto per le idee di tutti: la parte dalla quale stai son problemi tuoi ;)

    p.s. per la cronaca, travaglio è di destra...

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  23. Questo pane sembra ottimo..lo proverò!

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