il coniglio ha una carne pregiata: magra, nutriente, saporita, digeribilissima e dal bassissimo rischio allergenico. tant'è che è una delle prime carni inserita nello svezzamento dei lattanti.
di contro ha il fatto che, se mal cucinata, rischia di risultare stoppacciosa e poco piacevole al palato.
questa che vi propongo è una ricetta tradizionale del campidano di cagliari, che esalta le qualità e il gusto di questa carne ottima.
ingredienti per 4/6 persone
un coniglio in pezzi, da circa 1,5 kg
aceto di vino
2 spicchi d'aglio
mezza cipolla
prezzemolo
1 cucchiaio di capperi
2 pomodori secchi
2 pomodori freschi
olio extravergine d'oliva
un bicchiere di ottimo vino bianco secco
sale
una ciotolina di olive in salamoia
bacche di ginepro e chiodi di garofano (facoltativi)
lavate con l'aceto il coniglio in parti, o meglio ancora lasciatecelo marinare almeno un quarto d'ora.
asciugatelo e fatelo accuratamente rosolare con un giro d'olio generoso in un tegame che possa contenere tutta la carne in un solo strato. badate bene che risulti ben dorato in ogni sua parte.
mettete in tegame l'aglio, la cipolla e il prezzemolo tritati, fate insaporire e sfumate con il vino.
aggiungete i capperi, i due tipi di pomodoro tritati e, se vi piacciono, anche le bacche di ginepro e i chiodi di garofano.
salate (occhio che capperi, pomodori secchi e olive sono già salati!) incoperchiate e fate cuocere ora il tutto a fiamma bassissima per almeno un'ora, finchè la carne risulterà tenera, controllando che non si asciughi e aggiungendo se necessario un poco di acqua calda.
dieci minuti prima di spegnere il fuoco aggiungete in tegame una ciotolina di olive in salamoia e, prima di servire caldissimo, fate ridurre il liquido di cottura a tegame scoperto.
questo è un piatto che potete preparare con largo anticipo e scaldare prima di servirlo, la carne si insaporirà ulteriormente senza perdere la sua consistenza e delicatezza.