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mercoledì 29 maggio 2013

giovedì 7 giugno 2012

5

insalata di riso venere con gamberoni e cozze



piatto unico ricco (di sapori, ma povero in calorie) e molto elegante, adatto per una cena importante o una ricorrenza speciale. 
anche se richiede un certo impegno in quanto a tempo e cura nella preparazione, è un piatto davvero sontuoso sia per l'aspetto che per il gusto.
perciò la soddisfazione che si avrà nel mangiarlo ripagherà della fatica che occorrerà per prepararlo.


occorrente per 8 persone

500 gr riso venere lessato in acqua salata (tempo di cottura  30/35 minuti)
24 grossi gamberoni
1 kg di cozze 
300 gr  polpa di orata arrosto
300 gr pisellini freschi ( o surgelati) lessati in acqua salata.
500 gr pomodorini ( io ho usato i piccadilly, ma vanno benne anche cherry o pachino)
aglio
poco peperoncino
prezzemolo
basilico
olio extravergine d'oliva
sale
un bicchiere di ottimo vino bianco secco (io vermentino delle cantine ferruccio deiana)
preparazione
pulire le cozze e metterle in un ampio tegame, tutte su un unico strato possibilmente, incoperchiare e mandare a fiamma alta finchè si saranno aperte. 
gettare via quelle che rimangono chiuse: sono andate in padella già morte e quindi non sono più edibili.
mettete da parte le cozze e filtrate con un passino stretto il liquido rimasto nel tegame.

nello stesso tegame largo, lavato e ben asciugato, soffriggere lentamente in un fondo d'olio un trito di peperoncino, aglio e prezzemolo.
aggiungete mezzo bicchiere di vino bianco secco e fatelo sfumare, quindi fateci insaporire dentro per cinque minuti le cozze, con un poco del loro liquido filtrato. tenete da parte il tutto.

lavate con cura i gamberi,  con le forbici tagliate loro le antenne e le zampette, metteteli in una pirofila cosparsi di aglio, prezzemolo, sale e olio. 
metteteli ad arrostire in forno caldo 190/200°  per una ventina di minuti, girandoli e irrorandoli a metà cottura con mezzo bicchiere di vino bianco secco.

tagliare i pomodorini in quarti, metterli in una ciotola capiente con tutta l'acqua di vegetazione, cospargerli con aglio, prezzemolo e basilico tritati, un poco di sale, olio e mescolare bene. 

aggiungere ai pomodori la polpa di orata a pezzetti, i piselli, le cozze  col loro sughetto, metà dei gamberi e il loro sugo (tenere da parte gli altri per la decorazione finale), mescolare accuratamente e lasciar insaporire per qualche minuto.
disporre il tutto su una piatto da portata, ottima una sperlunga  un po' fonda, tipo quelle da ristorante.
decorare il bordo del piatto con fette di limone sottili leggermente accavallate, disporre infine i gamberoni a corona sul riso, rifinendo il piatto con ciuffetti di prezzemolo e fettine di limone.


servire accompagnato con del buon vino bianco da pesce; ottimo il vermentino usato in cottura.



mercoledì 6 giugno 2012

9

culurgionis con sugo alla campidanese coi funghi: la mia prima volta con i ravioli di patate e formaggio ogliastrini




occorrente per 28 culurgiones 
(4 porzioni abbondanti)


per la pasta

200 gr farina 00
1 uovo
1 cucchiaio di strutto
1 cucchiaio acqua
un pizzico di sale


per il ripieno

600 gr patate
50 gr formaggio pecorino stagionato grattugiato
3 o 4 foglie di menta fresca tritate (o un cucchiaino di menta secca)
1 cipolla tritata
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva


per il sugo

800 gr pomodori pelati
200 gr di capocollo di suino
1 spicchio d'aglio
1 foglia d'alloro
1 bustina zafferano
olio extravergine d'oliva 2/3 cucchiai
200 gr funghi pleurotus
sale qb
1 cucchiaino zucchero

+ ulteriori 50 gr pecorino grattugiato per condire i ravioli cotti



preparare il ripieno

far lessare con la buccia le patate  in acqua leggermente salata, quindi passarle al setaccio.
in un tegame far appassire senza dorarli l'aglio e la cipolla tritati finemente e lasciarli cuocere finchè saranno belli teneri.
aggiungere tutto alla purea di patate, insieme alle foglie di menta tritate e al formaggio, e mescolate con cura.


preparare la pasta

1) metodo veloce:

inserire nella ciotola del robot da cucina tutti gli ingredienti, avviate il robot alla massima velocità per 2/3 minuti, fino ad avere una bella palla d'impasto, anche se resterà qualche briciolina sul fondo della ciotola. ribaltate tutto sulla spianatoia, date una veloce impastata con le mani  e la pasta sarà sarà pronta da stendere con l'ausilio di pochissima farina.

2)metodo lungo:

impastate tutto a mano con santa pazienza...


fate riposare la palla d'impasto in ciotola coperta per una decina di minuti, poi stendetela in sfoglia non troppo sottile (io l'ho fatto col mattarello, senza troppa fatica), ricavatene con un coppapasta, o un bicchiere di 6/8cm di diametro, dei dischetti coi quali andrete a preparare questi squisiti ravioli.
tenete il dischetto di pasta sul palmo della mano, con l'altra mettevi sopra, lasciando libero un bordino di un cm, un cucchiaio di ripieno. schiacciatelo un po' in mezzo e piegate a metà il raviolo.

ora passate a chiuderlo, pizzicando alternativamente prima un lato poi l'altro del bordo, come mostrato in questo video

http://www.youtube.com/watch?v=CZrQHkAiabI


sembra molto più complicato di quanto non sia in realtà, per essere stata la mia prima volta non ho riscontrato  un eccessiva difficoltà.

mettete i culurgiones su un canovaccio spolverizzato di semola, perchè non si attacchino.


preparazione del sugo.

tagliare la carne in piccoli cubetti, praticamente un trito al coltello, e metterla a rosolare in tegame con una generosa dose di olio. quando sarà ben dorata aggiungere l'aglio tritato e la foglia d'alloro, rigirare per qualche minuto e quindi mettere in tegame anche i funghi tritati grossolanamente.
aggiungete dopo pochi minuti i pomodori pelati passati al mixer.
condite con lo zucchero e lo zafferano, aggiustate di sale e lasciate cuocere il sugo a fiamma moderata per una ventina di minuti, mescolando di tanto in tanto.


cottura e condimento dei ravioli

mettete a bollire in una pentola capace l'acqua leggermente salata. quando bollirà, buttate in cottura i ravioli e fateli cuocere per 5/6 minuti (assaggiateli: saranno pronti non appena la pasta risulterà cotta, dato che il ripieno è già stato cotto in precedenza).

scolateli bene con la schiumarola e impiattateli, cospargeteli con abbondante sugo e una spolverata di pecorino.

assaggiate in religioso silenzio... deliziosi!



giovedì 10 marzo 2011

12

pollo arrosto con patate, cotto nel forno a legna pizza party


cosa c'è di più buono del pollo arrostito nel forno a legna? magari con un buon contorno di patate fumanti.
col forno pizza party in due ore scarse potrete gustarvi questa delizia quasi d'altri tempi, e poi leccarvi con gran soddisfazione i baffi ;)

procediamo.
accendete il fuoco al centro del forno, socchiudete lo sportello e con la valvola del comignolo aperta fate andare finchè il termostato segnerà 250/300°, basteranno una ventina di minuti. dopodichè spostate tutto di lato, piazzate lo spartifiamma, controllate che la fiamma sia bassa, socchiudete lo sportello e la valvola del comignolo così che il calore non si disperda eccessivamente, attestandosi sui 250°.

cominciate col lavare e aprire il pollo, asciugarlo e cospargerlo con erbette secche tritate (timo, rosmarino, alloro, maggiorana, pepe, aglio etc.), salarlo e adagiarlo in una (vecchia) teglia in metallo, una che pensate di poter mandare in forno senza troppi rimpianti: non tornerà mai più come prima...

ora aprite il forno e infilateci dentro la teglia col pollo.
lasciatelo cuocere per 30/40 minuti, controllandolo almeno una volta a metà cottura, rigirandolo se dovesse scurirsi eccessivamente. se terrete la fiamma molto bassa non dovrebbe accadere.

a questo punto aggiungete in teglia le patate, sbucciate, tagliate in grossi tocchi e condite con il trito di erbette, sale e un goccio d'olio.
infornate ancora per altri 30/40 minuti, finchè pollo e patate saranno perfettamente dorati e cotti a puntino.
servite in tavola accompagnati da una coloratissima insalata mista.

che pranzo da re!


qui il video  della cottura in forno

p.s. ovviamente poi, a forno tiepido, potrete preparare i grattini, le meringhe al cocco oppure le freselle


mercoledì 23 febbraio 2011

14

torta di mele

ancora una ricetta per torta di mele, ebbene sì!
questa versione con la panna acida, che ne alleggerisce il gusto e la consistenza, ci è particolarmente piaciuta.

ingredienti per una teglia da 24 cm di diametro

150 gr farina 00
150 gr zucchero
75 gr burro fuso
75 gr panna acida
3 tuorli d'uovo
scorza grattugiata di limone
1 bustina vanillina
mezza bustina lievito
3 mele sbucciate e affettate sottilmente

in una ciotola miscelare la farina, il lievito, lo zucchero, la vanillina e la scorza di limone.
aggiungere i tuorli, il burro e la panna acida.
mischiare bene il composto e versarlo in una teglia imburrata ( io ho usato una forma in silicone e non ne ho avuto bisogno).
livellatelo bene col dorso di una cucchiaio o una spatola quindi disponetevi le fettine di mele, infilandole per circa un terzo all'interno dell'impasto.
cospargete con un pochino di zucchero semolato e infornate a 170° con funzione ventilato per 40 minuti circa.
poichè la consistenza di questa torta è molto friabile, sformatela con attenzione dopo averla fatta raffreddare un po'.

che dire... deliziosa!

giovedì 17 febbraio 2011

7

ravioli di branzino e ortiche al burro e salvia


occorrente per 6 porzioni

per la sfoglia
250 gr farina 00
2 uova medie
una presa di sale
1 o 2 cucchiai di acqua (all'occorrenza)

per il ripieno
200 gr polpa di branzino
una ciotolina di cimette di ortica
80 gr ricotta vaccina

per il condimento
burro
foglie fresche di salvia


preparate la sfoglia impastando a lungo gli ingredienti, copritela e lasciatela riposare in luogo fresco per un'ora.

preparate il ripieno frullando nel mixer le foglie di ortica ben lavate e asciugate.
per ovvi motivi, durante questa operazione vi consiglio di utilizzare guanti e centriguga ;)

aggiungete la polpa di branzino accuratamente spinata, frullate, e poi frullate ancora dopo aver aggiunto anche la ricotta.
se il composto risultasse troppo umido potete unire al tutto un cucchiaio di pangrattato.

stendete ora la sfoglia abbastanza sottile ( io con la macchina della marcato ho sfogliato sul 5, da 1 a 7).
formate i ravioli con un cucchiaino da té di ripieno per ciascuno, chiudeteli con attenzione, che non si aprano in cottura, e disponeteli sulla spianatoia cosparsa di semola affinchè non si attacchino.

lessateli in abbondante acqua salata. per ottenere una cottura ottimale ed evitare che si aprano in cottura, buttate i ravioli nell'acqua un attimo prima dell'ebollizione e quando salgono a galla abbiate l'accortezza di forarli con uno spiedino, in modo da far uscire l'eventuale aria dall'interno.
scolateli al dente e conditeli col burro caldo in cui avrete rosolato le foglie di salvia.

in questi ravioli il gusto delicato del pesce viene piacevolmente arricchito ma non stravolto dal leggero piccantino dell'ortica. molto buoni!

p.s. questo è anche un ottimo sistema per riciclare eventuali avanzi di pesce lesso o arrosto, come orata, merluzzo o sogliola.

lunedì 14 febbraio 2011

7

pane a pasta dura

ricetta, corredata di dettagliatissimo video, presa dal sito vivalafocaccia.com, esattamente qui.

ingredienti
300 g di acqua a temperatura ambiente
10-12 g di Sale
30 g di Olio Extra Vergine
550 g di Farina 00
25g di Lievito di Birra

vi rimando al video per la preparazione del'impasto e la preparazione dei panini.

fatte pezzature da 150 gr cadauna, io l'ho cotto nel forno elettrico ben caldo, a 190°, con la sola resistenza di sotto accesa , e accendendo quella superiore solo per gli ultimi 10 minuti, per far dorare bene la superficie superiore dei panini.

risultato: un pane dalla crosta croccante e dalla fragrante mollica, molto saporito e incredibilmente leggero.
da provare!


venerdì 11 febbraio 2011

11

costeddas de parara: focaccine dolci campidanesi con caffè e frutta secca


questi profumatissimi e deliziosi dolcetti della tradizione campidanese si preparavano generalmente in occasione delle feste, pasqua e natale, oppure in occasionie di ricorrenze particolari, quali nascite, matrimoni, insieme a tutti gli altri dolci tipici sardi.
come questi, oramai li si trova in commercio durante tutto l'anno, e ovviamente la ricetta varia di paese in paese, ma anche di famiglia in famiglia.
questa è la mia.

ingredienti

250 gr farina
250 gr mandorle pelate
150 gr uva passa
50 gr gherigli di noce tritati
100 gr zucchero
1 cucchiaino lievito in polvere
1 pizzico sale
1 punta di cucchiaino noce moscata in polvere
1 cucchiaino cannella in polvere
caffè q.b.

per la glassa
1 tazzina caffè ristretto
1 tazzina colma di zucchero a velo
un cucchiaio di nutella (facoltativo)


tostare leggermente le mandorle; potete farlo anche nel forno a microonde con funzione combinata micro+grill, massima potenza per 5 minuti.
una volta raffreddate tritatele grossolanamente in un mortaio o nel mixer.
in una ciotola mettete tutti gli ingredienti, mischiateli con cura, poi impastate tutto con caffè freddo tanto quanto necessario ad ottenere un impasto lavorabile e non troppo appiccicoso.
aiutandovi con un po' di farina, stendete l'impasto su un piano, livellandolo con il mattarello a un cm scarso di spessore.
con un coltello ricavatene dei rombi che disporrete su una teglia foderata con cartaforno.
infornate a 180° per una decina di minuti.
procedete alla preparazione della glassa portando ad ebollizione il caffè, versatelo sullo zucchero a velo, mescolando fino al completo scioglimento.
se desiderate una glassa più densa e "cioccolatosa" aggiungete anche un cucchiaio di nutella.
con questa glassa spennellate le focaccine disposte su una gratella per dolci.
a piacere spolverate di confettini colorati.
lasciatele asciugare bene prima di servirle o conservarle.



lunedì 7 giugno 2010

27

brunch



aperitivo analcolico:
9 parti di succo d'arancia senza zuccheri aggiunti,
1 parte sciroppo di granatina.
decorare con uno spiedino con pezzetti di melone.



minicroissant ai semi di sesamo, farciti con bresaola e formaggio spalmabile light.
minicroissant ai semi di papavero farciti con formaggio spalmabile light e salmone affumicato.

e per chiudere



fresh-orange-cake.

per la base
3 fette di colomba al cioccolato frullate con 30 gr di burro fuso.
compattate il composto ottenuto sul fondo della tortiera crisp, foderata con carta forno.

per il ripieno mescolate
500 gr di ricotta fresca
100 di zucchero
2 uova
un cucchiaino di lievito per dolci in polvere
abbondante scorza di arancia e limone grattugiate.

versate nella tortiera precedentemente preparata e ponete a cuocere in microonde con funzione crisp per 15 minuti(*).
fate raffreddare ed estraete il dolce dalla tortiera con molta delicatezza.
spolveratelo con poco cacao amaro.

*in forno tradizionale per 45 minuti a 180°

preparate ora la gelatina all'arancia per la finitura.
250 gr acqua
150 zucchero
50 maizena
succo e scorza di un'arancia
( la ricetta per questo gelo l'ho presa qui, dal blog di zio dà)

mescolare accuratamente in un tegamino la maizena con lo zucchero e la scorza di arancia con una frusta.
aggiungere pian piano l'acqua e il succo di arancia filtrato, sempre mescolando per non formare dei grumi.
mettere sul fuoco a fiamma moderata e sempre mescolando far cuocere fino a che la gelatina si sarà addensata.
spalmarla sulla superficie del dolce, ricordando che diventerà soda in pochi minuti, decorare i bordi con biscottini tipo ferraresi o pavesini e mettere in frigo qualche ora prima di servirlo.





giovedì 22 aprile 2010

27

le freselle fatte in casa




era tanto che mi ripromettevo di provare a preparle da me, dopo anni che me le faccio mandare dalla campania.
e finalmente, bandito ogni indugio, mi sono lanciata nell'impresa.

per fare la pasta ho deciso di utilizzare una versione veloce del pane senza impasto, tagliato in pezzi dopo il primo giro di pieghe, e poi ancora un giro di pieghe per ogni singolo panino.
il risultato non mi ha affatto delusa.

ingredienti
gr 1000 farina 0
gr 30 sale fino iodato
gr 700 acqua
gr 25 lievito di birra fresco ( se non avete premura, preparate la massa dalla sera prima, con soli 2 gr di lievito)


in una ciotola capiente miscelate sale e farina, sciogliete il lievito nell'acqua a temperatura ambiente e uniteli alla farina mescolando sommariamente con una forchetta, fino ad avere un miscuglio ruvido e appiccicoso, che porrete a lievitare coperto da un canovaccio umido in luogo tiepido.
quando la massa avrà triplicato il suo volume, rovesciatela su un piano abbondantemente infarinato e date un primo giro di pieghe.
ribaltatela sottosopra e tagliatela in piccoli pezzi con l'aiuto di una spatola.
ora ad ogni pezzo date un secondo giro di pieghe, aiutandovi con la farina, date una forma arrotondata e poi di ciambella, praticandoci un buco al centro, ben largo, poichè in lievitazione e cottura tenderà a richiudersi( come è successo ai miei...).

disponete le freselle su una teglia coperta di cartaforno, copritele con pellicola e lasciatele lievitare fino al raddoppio. nel frattempo preparate il forno.

cottura nel forno a legna
io accendo il pizza party, il mio forno a legna, fuoco centrale, e lo lascio scaldare per 40 minuti: voglio il fondo bene caldo.
una volta che il fondo è in temperatura (i refrattari alla base dello sportello sono un po' più che tiepidi ma non troppo caldi ) sposto di lato le braci, piazzo lo spartifiamma e pulisco il piano di cottura, poi lascio aperto lo sportello fino a che il termostato segna 250°, per evitare che la crosta superiore del pane si bruci.
a quel punto regolo la chiusura del comignolo a spiraglio, inforno la teglia e chiudo lo sportello.
dopo dieci minuti, quando il pane sarà abbastanza duro da poter essere maneggiato senza rovinarne la forma, lo levo dalla teglia e lo poso sui refrattari.
una volta che i panini saranno cotti, diciamo una ventina di minuti in tutto, sfornarli, aprirli a metà, rimetterli nelle teglie e infornarli nuovamente fino a che saranno perfettamente biscottatti. controllare spesso il forno, per evitare che si brucino.

cottura in forno di cucinaportare il forno alla massima temperatura, far cuocere le freselle per 20/25 minuti (controllando il grado di cottura). sfornarle, aprirle e rimetterle nella teglia.
portare il forno a 200° e reinfornarle, lasciando aperto di uno spiraglio lo sportello del forno con l'aiuto di un mestolo, affinchè l'umidità del pane evapori.
controllare regolarmente che il pane biscotti uniformemente, rigirandolo se è il caso, senza bruciare.


ed ecco le mie prime freselle, pronte per un tuffo in un buon caffelatte bollente, oppure per una farcitura megastrabuona di pomodorini, mozzarella , sale, olio e origano. o ancora per accompagnare una zuppa di legumi.

le rifarò sicuramente, visto che ne siamo ghiotti, e sono comunque molto comode come pane d'emergenza. le prossime però proverò a farle con farina di grano duro del mulino e pasta madre ;)

giovedì 15 aprile 2010

17

fresellina integrale con zuppa di cannellini



un piatto unico rustico, contadino, semplice e minimalista, ma allo stesso tempo molto saporito e sano.
i cannellini andrebbero cotti nell'apposito orciolino, nel focolare di fianco alla fiamma.
io ho risolto con la più pratica pentola a pressione ;)

per 4 persone
200 gr fagioli cannellini secchi
1 pomodoro secco
1 foglia di alloro
una foglia di salvia
un rametto di rosmarino
uno spicchio d'aglio
sale
olio extravergine d'oliva
peperoncino rosso piccante in polvere

mettere in ammollo i fagioli secchi dalla sera precedente, per almeno 12 ore.
scolarli dal liquido di ammollo e metterli in pentola a pressione con il pomodoro secco, l'aglio e le erbe aromatiche( se le mettete in un sacchetto di garza eviterete di trovarvi a scartare gli aghi di rosmarino dal piatto per tutta la durata del pasto ). coprirli con acqua fino a tre dita sopra il livello dei fagioli.
chiudete la pentola, mettetela sul fuoco e, dal momento del fischio, trasferitela sul fornello più piccolo a fiamma minima e fate cuocere i fagioli per mezzora.
sfiatate la pentola, apritela e salateli, lasciandoli insaporire per una decina di minuti.

disponete sul fondo di ogni piatto una fresella, versateci sopra un paio di mestoli di zuppa di cannellini bollente, con abbondante brodo di cottura. il brodo servirà a "spugnare" la fresellina e renderla, pur rimanendo di una piacevole croccantezza, facilmente masticabile.
ogni commensale a piacere condirà con una spolverata di peperoncino e un giro d'olio.

le freselline di grano duro integrale arrivano direttamente dalla campania, regalo di una suocera sempre molto attenta e generosa. la mia.
grazie melania!

lunedì 7 dicembre 2009

11

ancora guai dal cibo in scatola

riporto dalla repubblica di oggi, perchè penso che sia molto importante e ci riguardi tutti.

http://canali.kataweb.it/kataweb-consumi/2009/12/02/bisfenolo-a-negli-alimenti-vecchie-paure-e-nuovi-pericoli/?ref=rephpsp1

SICUREZZA ALIMENTARE

Bisfenolo A negli alimenti: vecchie paure e nuovi pericoli

La sostanza chimica, presente nella plastica dei biberon, potrebbe avere ripercussioni sullo sviluppo cerebrale dei bambini. Ma non sono solo i più piccoli a essere esposti. Il Salvagente ci spiega perché
Si parla di bisfenolo A e si pensa ai biberon e all’esposizione dei bambini a questa sostanza chimica pericolosa, dimostrata essere un interferente endocrino. Vero, ma non sono solo i più piccoli a essere esposti in larga misura a questo pericolo. Il bisfenolo, utilizzato per produrre i contenitori in policarbonato per alimenti e le resine con cui sono rivestite le lattine, è praticamente “ovunque” nella nostra cucina e in grado di contaminare cibi e bevande che consumiamo quotidianamente. Il settimanale il Salvagente ha condotto un'inchiesta, che qui anticipiamo, per fare luce su questo nuovo allarme alimentare.

Vecchie paure
I primi segnali sui rischi del Bpa appaiono nel 2008. Prima il National Institute of Health (Nih) aveva dimostrato i preoccupanti effetti nocivi della sostanza, anche a dosi contenute, sullo sviluppo delle ghiandole prostatiche e mammarie dei roditori. Poi uno studio indipendente, condotto da un insieme di organizzazioni sanitarie e ambientali statunitensi e canadesi, aveva verificato il rilascio di Bpa nel latte (fino a 8 parti per miliardo) da parte dei biberon, specie se riscaldati. È da allora che questa sostanza ha destato l’attenzione delle Agenzie per la sicurezza alimentari americane ed europee. Con esiti parzialmente differenti. Il Canada ha inizialmente bandito la sostanza dagli oggetti destinati all’infanzia e poi, quest’anno, ne ha vietato l’impiego in tutti i contenitori per alimenti. La Food and Drug Administration (Fda) e l’Agenzia per la sicurezza alimentare europea (Efsa) si sono attestate, invece, su una linea più blanda: pur accettando la pericolosità della sostanza, entrambe hanno rilevato che i livelli di esposizione al bisfenolo non sono tali da preoccupare e hanno fissato la dose giornaliera tollerabile a 50 microgrammi per kg di peso corporeo.

Nuovi pericoli
Eppure il capitolo bisfenolo è tutt’altro che chiuso. Ad aprire un nuovo fronte anti-Bpa è stata, tra l’altro, una recentissima ricerca condotta da Consumer Reports, il mensile dell’Unione consumatori statunitense. La rivista ha sottoposto a test 19 alimenti in scatola (zuppe, tonno, verdure, mais, salsa di pomodoro) di alcune delle principali marche presenti sul mercato americano: Nestlé, Progresso, Campbell’s, Chef Boyardes e Del Monte. L’analisi, realizzata su tre esemplari di ciascun tipo di prodotto, era tesa a verificare i livelli di migrazione del Bpa dalla scatola al suo contenuto. I risultati sono rilevanti in quanto dimostrano l’estensione della potenziale esposizione al bisfenolo A. Secondo quanto rilevato dalla rivista americana, solo mangiando una porzione di zuppa di verdura in scatola un consumatore potrebbe ingerire circa il doppio di ciò che attualmente l’Fda considera la tipica esposizione giornaliera media. Il più alto livello di bisfenolo è stato trovato nella zuppa vegetale Progresso (da 67 a 134 microgrammi per chilo) e nei fagiolini tagliati freschi in scatola Del Monte i cui livelli di Bpa rinvenuti vanno da 35,9 a 191 microgrammi per chilo. Decisamente troppo per gli esperti scientifici dell’associazione che raccomandano addirittura un’esposizione giornaliera di 0,0024 microgrammi per kg di peso corporeo.

Questo studio, insieme ai recenti studi che hanno collegato il bisfenolo A ad anomalie riproduttive, a un elevato rischio di cancro alla prostata, al seno, al diabete e alle malattie cardiache, non hanno lasciato indifferente l’Fda che dovrebbe ripronunciarsi sull’argomento fissando i nuovi livelli massimi di esposizione al Bpa. E, proprio in questi giorni, un senatore statunitense, Charles Schumer, ha proposto una legge per bandire in tutta la nazione (gli Stati del Minnesota e della California lo hanno già fatto) l’additivo “incriminato” nei contenitori destinati ai bambini sotto i tre anni.

In Europa sono soprattutto i francesi ad alzare la voce e a tenere alta la soglia d’attenzione sul bisfenolo A. Un gruppo di esperti e scienziati che si è dato il nome di Antidote Europe ha lanciato una massiccia campagna di informazione sulla sostanza, una raccolta di firme a livello europeo e scritto una lettera al presidente del Parlamento europeo nella quale si chiede di intervenire per bloccare l’utilizzo del Bpa nella produzione di contenitori per alimenti e in particolare nei biberon. L’associazione ambientalista Réseau environnement santé, invece, ha fatto pressioni, con successo, sull’Agenzia francese per la sicurezza sanitaria degli alimenti. A ottobre l’Afssa (l'Agenzia francese per la sicurezza degli alimenti) ha riaperto il dossier bisfenolo dando incarico a un gruppo di lavoro di esaminare i nuovi studi scientifici e valutare se ci sono gli elementi per una rivalutazione della posizione dell’Agenzia. Da l’Efsa, invece, non arriva nessun segnale.

Il servizio completo e gli ulteriori approfondimenti sul numero del Salvagente in edicola da giovedì 3 dicembre



per la nostra salute, e per quella dei nostri cari, cerchiamo di non dimenticarcelo quando giriamo tra gli scaffali dei supermecati, dove fanno bella mostra di sè tutte quelle confezioni dai colori ammiccanti e ipnotici, con etichette molto promettenti...

lunedì 16 novembre 2009

martedì 3 novembre 2009

19

poetto d'autunno







primi assaggi d'autunno nella bellissima spiaggia del Poetto, a due passi dal centro di Cagliari.

sabato 5 settembre 2009

0

micro-orto... e fu subito amore!


quando ho visto questa foto su questo sito mi sono detta subito "il micro-orto da parete!!! deve essere mio!"

io lo trovo stupendo, oltre che una genialata .

certo, avrei preferito trovarlo a marzo, ora che ci pianto, i mandarini?

:-(


vabbè, me lo segno per il prossimo anno...

martedì 1 settembre 2009

6

nuova campagna "adotta un geco"



adotta un geco, un animaletto poco invadente, autonomo, servizievole ed ecologico.

investimento iniziale: zero! apri le finestre e il piccolo amico si installerà gratis a casa tua.

non gli dovrai comprare croccantini o scatolette di pappa, anzi, grazie a lui ti libererai da blatte, zanzare, e animaletti affini, senza più dover spendere per insetticidi e disinfestazioni, e non dovrai respirare a tua volta pericolosi inquinanti.

il nostro amichetto è molto educato e non crea problemi col condominio. non abbaia se sente dei passi sul pianerottolo, non ulula innamorato pazzo alla luna.
non ti rosicchia le scarpe e non si affila le unghie sui divani, non fa pipì su tappeti e tende.
non gli devi pulire la lettiera nè portarlo al parco a fare i bisognini, niente paletta e bustina appresso per raccogliere i suddetti.

e inoltre il nostro cucciolino non rompe in cerca di attenzioni e coccole quando siamo al telefono, o mentre prendiamo un caffè con gli amici; semplicemente si eclissa con discrezione, rispettando la nostra privacy.

può essere anche un ottimo deterrente contro le visite della vicina/parente/rompiglioni di turno...

fai una scelta alternativa: adotta anche tu un geco, sarete più felici entrambi.

;-)
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