venerdì 29 gennaio 2010

31

melanzane in filetti




un antipasto-contorno pronto in men che non si dica?

bastano 2 belle melanzane nere globose, sale, origano, aglio ( anche in polvere) e olio extravergine.

lavate le melanzane, tagliate loro il picciuolo e mettetele in una pirofila.
fatele cuocere in microonde alla massima potenza per 12/15 minuti, girandole a metà cottura.
saranno tenerissime: dividetele a metà e poi in filetti, che disporrete a strati su un piatto da portata, condendo ogni strato con sale, aglio e origano.
per ultimo irrorarle con dell'ottimo olio extravergine.
se amate i gusti forti osate pure una spolverata di peperoncino.

pronti a leccarvi i baffi?




ho utilizzato queste melanzane per preparare queste girelle di polpettone

giovedì 28 gennaio 2010

14

pane rustico coi semi di girasole, facile facile




facile facile perchè preparato con una di quelle farina rustiche della lidl (io ho preso quella di frumento coi semi di girasole) che contengono tutti gli ingredienti già belli perfettamente dosati nelle buste, e tra questi la pasta acida.




sul retro della confezione troverete le modalità per ottenere un buon pane saporito e fragrante, sia cotto in forno, che nella macchina del pane.
il pane che si ottiene è davvero ottimo, sia per gusto che per consistenza, la pasta acida gli conferisce un profumo delizioso, e infine questo è un pane che si mantiene fragrante per più giorni, ben chiuso in un sacchetto di cotone o di carta.


io ho apportato qualche piccola variazione rispetto alle istruzioni, diminuendo la quantità dell'acqua a 600 gr totali per 1 kg di farina, impastando la massa per 10 minuti nella planetaria, e lasciandola lievitare fino al raddoppio in recipiente coperto.
quindi ho diviso l'impasto in tre parti, ho dato ad ognuna le pieghe e formato tre filoni, li ho pennellati con un po' d'acqua e spolverati coi semini di sesamo, quindi rimesi a lievitare fino al raddoppio.
li ho cotti ( anche un po' troppo abbronzati...) per 30 minuti nel forno a legna, con la solita procedura che trovate qui.
una volta sfornati, li ho lasciati raffreddare completamente su una gratella, prima di tagliarli a fette.

com'era?
tanto per darvene un'idea: domenica mattina, a colazione, in tre ci siamo fatti fuori un intero filone, spalmato di marmellata di mirtilli... ;)



martedì 26 gennaio 2010

21

bicchierini ultima spiaggia


ma proprio ultima...

occorrente per 4 porzioni

per la crema
150 gr panna liquida fresca
150 gr latte parzialmente scremato
1 cucchiaino scorza tritata di limone
2 cucchiai zucchero
1 cucchiaio maizena
1 uovo intero.

per completare i bicchierini
1 fetta di pandoro
4 amaretti tipo saronno
4 cucchiaini gocce di cioccolata
4 cucchiai liquore all'amaretto
8 biscottini tipo novarini
cacao amaro in polvere.


preparare la crema, mettendo a scaldare il latte e la panna con la scorza di limone in un tegamino.
in una ciotola sbattere l'uovo intero con lo zucchero, quindi aggiungere la maizena.
aggiungere poi il latte bollente e amalgamare bene il composto. versarlo nuovamente nel tegamino e porlo sul fuoco ad addensare, mescolando continuamente.
levare dal fuoco e far raffreddare mescolando ogni tanto.

sul fondo di ogni bicchierino sbriciolare un quarto di fetta di pandoro, un amaretto, distribuirvi sopra il cucchiaino di gocce di cioccolato e bagnare il tutto col cucchiaio di liquore all'amaretto.
coprire con due cucchiaiate di crema, livellarla, spolverare di cacao amaro e mettere a raffreddare in frigo per un'ora.
servite i bicchierini guarniti coi novarini.

a dispetto della chiara funzione di smaltisci-avanzi, questi dolcetti sono assolutamente deliziosi.
scarsi il giusto per sentirsi piccoli peccatori ;)


19

cavolfiore " a soffocau"


continuo sull'onda della sardità, con questo piatto tipico invernale del mio paese.

occorrente

1 cavolfiore di media grandezza
1 cipolla bianca
3 fette di pancetta suina fresca
una manciata di olive verdi o nere
due cucchiai d'aceto di vino bianco
olio extravergine d'oliva
sale

tagliare a tocchetti la pancetta fresca, lasciando la cotenna.
rosolarla in tegame con poco olio; una volta dorata aggiungere le cipolle affettate spesse, rosolare appena e quindi mettere in tegame anche il cavolfiore tagliato in cimette.
farlo insaporire qualche minuto, salare e sfumare coll'aceto.
aggiungere in tegame mezzo bicchiere di acqua calda, incoperchiare e far cuocere finchè i cavolfiori saranno teneri.
a quel punto mettere in tegame anche le olive e far andare a fiamma vivace pochi minuti per ridurre il fondo di cottura e far si che le cimette si sfaldino.

servire ben caldo, accompagnato da fette di pane casereccio abbrustolite.


p.s. se ve ne avanza una fondina, provate a farci questa zuppa


lunedì 25 gennaio 2010

19

malloreddus con melanzane e formaggi


oggi piatto unico dal vago sapore campanilistico ;) ma pure un tantino fuori stagione ( mea culpa. la melanzana è decisamente coltivata in serra...)

per 4 persone

gr 400 malloreddus ( quelli della casa del grano sono inimitabili)
1 grossa melanzana nera tonda
200 gr pomodori pelati
100 gr mozzarella
100 gr scamorza affumicata
1 spicchio d'aglio
olio extravergine
sale

cuocere i malloreddus in acqua salata per il tempo previsto sulla confezione.
nel frattempo, in un saltapasta capiente soffriggere l'aglio sfilettato e la melanzana tagliata a cubetti per qualche minuto.
aggiungere i pelati schiacciati con la forchetta, mescolare e allungare con un mestolo di acqua della pasta, per portare a cottura le melanzane e salarle.

quando la pasta sarà cotta al dente, scolarla tenendo da parte una tazza dell'acqua di cottura.
saltarla nel saltapasta con le verdure per qualche minuto, aggiungendo poi i formaggi tagliati a dadini.
mescolare accuratamente fino a che i formaggi saranno filanti, aggiungendo se necessario qualche cucchiaio di acqua di cottura.


servire immediatamente guarnendo con foglie di basilico fresco.

domenica 24 gennaio 2010

4

Pop up restaurant

Piccoli ristoranti 'fatti in casa' e intrattenimento underground:

tutto a tempo determinato, sul filo del passaparola.

A tavola non si invecchia, ma si passa velocemente di moda. Questo il motto dei 'guerrilla restaurant' , un vero fenomeno che negli Stati Uniti e in UK sta letteralmente soffiando ai ristoranti tradizionali gli ospiti più ricercati: da clienti diventano 'partecipanti' di serate evento in locali aperti solo occasionalmente, e scoperti grazie al passaparola sui social network. Una ricetta praticamente irresistibile per i trend setter a caccia di mode di frontiera, e ora cavalcata anche dai grandi nomi dei fornelli per proporsi nel modo più alternativo visto finora.


La parola d’ordine dei guerrilla restaurant è evidentemente quella di una cucina colta o molto legata ai sapori tradizionali, ma comunque 'selvaggia'. Viene proposta in location temporanee, 'pop up', strutture di fortuna come appartamenti, garage privati, scantinati o addirittura spazi verdi pubblici allestiti con tavoli volanti. Il tutto nato perfino con uno scopo sociale, che era quello di servire dell’ottimo cibo al solo costo degli ingredienti, come una vera forma di protesta messa in atto dagli stessi chef licenziati dai grandi ristoranti di Londra e New York.

E’ stato amore a primo assaggio. Con un biglietto di ingresso di trenta dollari, il cuoco americano Jeremy Towshend ospita venti clienti nel suo loft a San Francisco, il Ghetto Gourmet, che è diventato la calamita di un movimento che, dal suo sito internet, si sta diffondendo anche nelle città più abituate ai ristoranti d'elite come Parigi o Varsavia. Al Ghetto Gourmet, si assiste ad un vero happening culturale con eventi letterari, letture di poesie, concerti di musica, danze etniche, il tutto con la scusa di un pranzo di quattro portate di altissima qualità.

Voglia di esserci e ottime frequentazioni provenienti dal mondo della moda e del design fanno il resto, come il successo di Shy Chef, un ambitissimo guerrilla restaurant di Berlino dove, ancora una volta, il trend si costruisce tra tavola e tastiera. Non c’è pubblicità, ma un formidabile passaparola su Facebook e Twitter, con tutto il fascino dei circoli privati. Prenotare è possibile anche dall’Italia, cambia solo il modo.

A New York i guerrilla restaurant 'registrati' dal web sono circa cento e a Londra poco più di sessanta, e se è vero che sono sfuggenti e nascosti per loro natura , lo strumento più utile per ricostruirsi una mappa dei migliori in giro per il mondo è il sito Marmite Lover. Date uno sguardo, la prossima volta organizzate una cena tra amici.

Silvia Bragalone - Performedia -

da yahoo viaggi


geniale!

venerdì 22 gennaio 2010

14

sformato di ricotta agli spinaci, cotto nel microonde



dopo aver letto la ricetta di manu, sul blog ....profumi e colori.... ,mi è venuta proprio voglia di assaggiare lo sformato di ricotta, e dato che avevo a casa tutti gli ingredienti, più qualcosina per personalizzarlo... eccolo qui: oltre ad essere molto saporito, è davvero velocissimo da preparare.

per 4 porzioni

500 gr ricotta vaccina
100 gr fiocchi di latte (tipo jocca)
4 uova
200 gr spinaci lessati
1 cucchiaino di pesto alla genovese
1 presa di noce moscata
sale

olio e pangrattato per la teglia


in una terrina ho amalgamato con una forchetta tutti gli ingredienti.
ho messo l'impasto nella tortiera-crisp del microonde whirlpool, (19 cm di diametro) precedentemente spennellata con olio e cosparsa di pangrattato.
l' ho livellato e infornato per venti minuti, funzione crisp.

immediatamente impiattato, l'ho servito in tavola con contorno di spinaci saltati con sale, aglio e olio.

per la cottura nel forno tradizionale basterà allungare i tempi di circa quindici o venti minuti, a 180°.





mercoledì 20 gennaio 2010

20

il colpo della strega!

mai avuto un dolorino alla schiena in vita mia.
nemmeno col pancione.
oggi la mia schiena ulula. o meglio, mi farebbe ululare. per decoro mi astengo, ma mi fa un male cane.
mi muovo flessuosa come un cinghiale impagliato... l'agilità di un ciocco... mannaggia!

e piove pure!

martedì 19 gennaio 2010

10

pasta e fagioli ricca con la 'nduja


ricca di sapore, ma dal procedimento molto semplice.

per quattro persone
gr 250 fagioli cannellini secchi
un pomodoro secco lavato dal sale
una cotenna di prosciutto crudo
1 foglia di alloro
un rametto di rosmarino
una foglia di salvia
uno spicchio d'aglio
'nduja calabrese a piacere
150 gr pasta mista


mettere a bagno i fagioli in acqua fredda dalla sera precedente ( 12 ore).
in pentola a pressione mettere i fagioli scolati dall'acqua dell'ammollo, la cotica tagliata a listarelle spesse, tutti gli odori e ricoprire il tutto con tanta acqua quanta ne occorre per stare al livello di due dita sopra i fagioli.
non mettere il sale, che renderebbe i legumi duri.
incoperchiare la pentola, portarla in pressione, e trasferitala sul fornello più piccolo a fiamma minima, cuocere per 45 minuti dal momento del fischio.
a cottura ultimata, sfiatare la pentola, aggiungere alla zuppa una generosa presa di sale, due cucchiai d'olio d'oliva e aspettare almeno una decina di minuti che il tutto s'insaporisca per bene.
a parte cuocere la pasta a circa metà cottura, scolarla e quindi trasferirla in un tegame con i fagioli, tenendo via una tazza d'acqua di cottura della pasta da aggiungere se occorre alla zuppa.
portare a termine la cottura, rimestando spesso perchè non attacchi sul fondo della pentola.
una volta che la pasta risulti cotta, incoperchiare e lasciar stufare qualche minuto, prima di servire.
portare in tavola la 'nduja, che ognuno aggiungerà a piacimento nel proprio piatto.

grazie al nostro amico mimmo, noi possiamo gustare una 'nduja artigianale calabrese da leccarsi i baffi: una punta di cucchiaino disciolta nella zuppa incendia( e non in senso figurato :D) il palato di un gusto prelibato!


domenica 17 gennaio 2010

25

pane di grano duro e segale con lievito naturale, cotto nel forno a legna


ormai con la pasta madre procedo di tentativo in tentativo.
il bello del pane è che uno può veramente sbizzarrirsi a sperimentare gli accostamenti che gli frullano in testa, o semplicemente decidere di svuotare la dispensa dei diversi avanzi di farine, ed avere la gran fortuna di gustare un prodotto buono e fragrante, ancora più gustoso perchè nato dalle sue stesse mani: che soddisfazione!

avendo vicino a casa un mulino che da oltre cent'anni una volta alla settimana macina esclusivamente grano duro autoctono, il mio pallino è diventato ovviamente il pane fatto col grano duro, ma miscelato ( ed alleggerito) con altre farine.

stavolta ho utilizzato:
gr 750 farina di grano duro
gr 750 farina 0
gr 100 farina di segale
gr 335 pasta madre rinfrescata la sera precedente
gr 50 sale iodato
gr 1250 acqua tiepida

impasto alle 7 del mattino, temperatura interna 18° circa, miscelando prima le farine con l'acqua, poi aggiungendo la pasta acida e quindi il sale, lavoro il tutto per una quindicina di minuti.
faccio lievitare l'impasto per 8 h, in una ciotola coperta e avvolta da un plaid in pile.

una volta raggiunto il doppio del volume, divido l'impasto in 4 parti, faccio le pieghe, aggiusto la forma, arrotondandola con le mani ben infarinate, poi metto ogni pagnotta in uno strofinaccio insemolato.
insemolo bene tutta la pagnotta, e la trasferisco, chiusa nello strofinaccio, in una insalatiera di plastica dal fondo stretto e il bordo alto (quelle usa e getta) e lascio a rilievitare ancora un paio d'ore.
accendo il pizza party, il mio forno a legna, e lo lascio scaldare per 40 minuti: voglio il fondo bene caldo.
una volta che il fondo è in temperatura( i refrattari alla base dello sportello sono caldi ) sposto di lato le braci, piazzo lo spartifiamma e pulisco il piano di cottura, poi lascio aperto lo sportello fino a che il termostato segna 250°, per evitare che la crosta superiore del pane si bruci.

ribalto una pagnotta per volta sulla pala e inforno per un'ora ( dopo la prima mezz'ora inverto le posizioni delle pagnotte, ruotandole pure, per farle cuocere in modo uniforme ).
a cottura ultimata sforno le pagnotte e le lascio raffreddare su una gratella.
il pane è molto saporito, ha un'ottima alveolatura e consistenza. il colore appena scuro, dato dal grano duro e dalla segale, lo rende più rustico e appetitoso.

ho mangiato l'ultimo pezzo cinque giorni dopo la preparazione ed era ancora molto buono.


venerdì 15 gennaio 2010

8

funghi trifolati



gr 500 funghi pleuroti
1 spicchio d'aglio
un ciuffetto di prezzemolo
olio extravergine d'oliva
sale

sciacquare velocemente i funghi sotto l'acqua corrente, tamponarli delicatamente con la carta da cucina e affettarli in falde larghe.
metterli in una padella con qualche cucchiaio d'olio e farli leggermente appassire. aggiungere aglio e prezzemolo tritati, salare e dopo aver mescolato con delicatezza cuocere finchè i funghi saranno teneri ma ancora sodi.
servire caldi.

questi funghi costituiscono un contorno semplice ma elegante da servire su un bel piatto da portata, guarniti da foglioline fresche di prezzemolo, e sono nel contempo saporiti ma leggeri, digeribilissimi e assolutamente poco calorici.

inoltre sono ottimi anche usati per farcire crepes o cannelloni vegetariani, con l'aggiunta di ricotta oppure di bechamel.

giovedì 14 gennaio 2010

13

tacchino al liquore di mirto



ingredienti per 4 persone

una coscia e un'anca di tacchino ( circa 1300 gr) lavate e spellate
100 gr di pancetta arrotolata grassa
due spicchi d'aglio
un rametto di rosmatino
un cucchiaio di insaporitore per arrosti in polvere ( misto erbe aromatiche e spezie)
olio extravergine d'oliva
2 bicchierini di liquore di mirto


avvolgere con la pancetta la carne ( l'anca l'ho disossata, la coscia no), dopo averla abbondantemente spolverata col misto di erbe e spezie.
legarla accuratamente con lo spago da cucina e porla a rosolare nella pentola a pressione con qualche cucchiaio d'olio.
farla dorare perfettamente su tutti i lati, avendo cura di non bucarla con la forchetta.
aggiungere in pentola gli spicchi d'aglio interi e il rosmarino e dopo qualche minuto sfumare col mirto.
salare generosamente ( il liquore di mirto è piuttosto dolce), far insaporire ancora qualche minuto, aggiungere mezzo bicchiere di acqua bollente, quindi incoperchiare la pentola, mandarla in pressione e, dopo averla trasferita sul fornello più piccolo con fiamma a minimo, cuocere la carne per 30 minuti dal momento del fischio.
a cottura ultimata, sfiatare la pentola ed estrarre la carne.
liberarla dallo spago, tagliarla a fette piuttosto alte e disporla in una pirofila.
far ridurre sul fuoco per qualche minuto il fondo di cottura, quindi irrorare con questo la carne, che verrà lasciata riposare per una decina di minuti, affinchè l'intingolo la insaporisca per bene .
passarla al microonde per qualche minuto prima di servire ben calda.

è da un po' che mi ripromettevo di cucinare la carne utilizzando il liquore di mirto, dopo la felice riuscita del tentativo fatto con le bacche.
il risultato è andato decisamente oltre le aspettative: promosso a pieni voti da tutta la famiglia!


mercoledì 13 gennaio 2010

8

spaghetti al volo



nel senso che... si preparano davvero in un momento ;)
basteranno

uno spicchio d'aglio
un'acciuga sott'olio
un peperoncino
un pomodoro
una manciata di olive denocciolate
olio extravergine d'oliva

e naturalmente gli spaghetti!

mettete a bollire l'acqua per la pasta, e fate lessare gli spaghetti.
nel frattempo mettete la padella sul fuoco, con l'olio, il peperoncino, l'aglio sfilettato e l'acciuga.
tagliate le olive a rondelle e il pomodoro a cubetti, aggiungeteli in padella e fate cuocere qualche minuto, aggiustando di sale.
quando gli spaghetti saranno cotti piuttosto al dente scolateli non completamente dell'acqua di cottura e saltateli in padella con la salsina preparata.
impiattate e servite.
gnam!


martedì 12 gennaio 2010

4

insalatina capricciosa con pollo e prosciutto



100 gr petto di pollo lessato o arrosto
100 gr prosciutto cotto sgrassato in una fetta
1 barattolo piccolo di insalatina capricciosa in agrodolce ( io ho usato quella della polti, dal gusto delicato)
gr 200 maionese

per decorare
qualche filino di carota e una falda di peperone in agrodolce
capperi sott'aceto
olive denocciolate

scolate per bene l'insalatina dal liquido di conservazione.
tagliate a sottili listarelle sia il prosciutto che il petto di pollo e metteteli in una ciotola insieme all'insalatina, tranne una falda di peperone e qualche filo di carota da tenere per la decorazione.
versateci anche la maionese e mescolate tutto accuratamente.
disponete ora il composto su un piatto da portata e livellatelo.
decoratelo con le olive tagliate a metà, i capperi e le verdure, se vi piace.
altrimenti sarà sufficiente disporre l'insalata su un letto di lattughina lavata e asciugata.

questa insalata è anche un'ottima farcia per tramezzini o club-sandwich


giovedì 7 gennaio 2010

13

crepes con ricotta e funghi



per ricominciare io partirei con qualcosa di leggero e semplice, che dopo le abbuffate natalizie non fa mai male ;)

preparare la pastella per le crepes coi seguenti ingredienti:

3 uova intere
2 bicchieri ( quelli di plastica bianchi) di farina 00
2 bicchieri di latte
50 gr di burro fuso
un pizzico di sale

mettere in frigo a riposare per una mezzora.preparare quindi le crepes, sottili e appena dorate. con queste dosi dovreste ottenere otto crepes di circa 24 cm.

per il ripieno

300 gr funghi pleuroti trifolati in padella con aglio e prezzemolo tritati, una presa di sale e olio d'oliva
gr 300 ricotta fresca
1 uovo
2 cucchiai parmigiano grattugiato

in una ciotola mescolare tutti gli ingredienti e farcire col composto le crepes, distribuendolo su metà superficie e richiudendole poi a mezzaluna o a portafoglio.
disporre le crepes farcite in una teglia foderata di cartaforno, farle gratinare in forno finchè saranno ben dorate quindi servirle immediatamente.

queste crepes molto delicate si possono preparare con largo anticipo, addirittura surgelare pronte per il forno.
un buon jolly: si possono servire come primo piatto; come secondo , magari dopo un primo leggero ( una crema di verdure, un consommè); ma possono anche costituire un ottimo e saporito piatto unico, servite con una bella insalata mista molto colorata.




questa ricetta partecipa alla raccolta

martedì 5 gennaio 2010

7

mannaggia a babbo natale...

che la sera della vigilia mi ha rotto il pc!

morto, kaputt, k.o., defunto, terminato.

mio malgrado ho quindi dovuto predere una pausa da internet e dal mio figliolino-blog, e senza nemmeno aver augurato a tutti voi un buon natale e uno splendido nuovo anno.
;(
solo oggi il corriere ci ha consegnato il nuovo pc, e dopo aver costretto il povero husband alle marce forzate tra montaggio e programmazione per consentirmi di usarlo al più presto, eccomi di nuovo su questo spazio.

perciò con gran ritardo ma con grandissimo affetto auguro a tutti voi tutta la gioia, la serenità e l'abbondanza che desiderate nelle vostre vite, che i vostri sogni più cari divengano realtà e che il più bel giorno da voi finora vissuto possa essere il più brutto di questo nuovo anno!

un grosso grazie e un abbraccio a tutti coloro mi hanno scritto, ricordandosi del mio blog, e prometto di rimettermi subito sotto con pentole, fornelli e macchina fotografica, e di ammannirvi tutti i miei prossimi esperimenti culinari.

p.s. naturalmente stasera sarò troppo occupata a distribuire cenere e carbone, per poter visitare i vostri blog o cucinare, perciò... buona befana a tutti!

;)
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